Alta frequenza di disordini del sonno nei pazienti con malattia di Parkinson


I disordini del sonno sono frequenti tra i pazienti con malattia di Parkinson ed hanno numerose eziologie.

Si possono presentare sia i disturbi del sonno nel corso della notte che la sonnolenza durante la giornata.

L’eccessiva sonnolenza diurna può essere attribuita al sonno notturno interrotto o ai farmaci che vengono assunti nella giornata ( particolarmente gli agonisti della dopamina ), oppure può essere intrinseca alla malattia di Parkinson.

Il sonno frammentato dovuto a recidive dei sintomi della malattia di Parkinson può migliorare con l’uso di preparazioni a lunga durata d’azione di Carbidopa + Levodopa.

L’apnea notturna è trattata utilizzando la pressione positiva continua della via aerea, ed il disturbo comportamentale in sonno REM può migliorare utilizzando interventi farmacologici, sebbene non ci siano studi clinici a sostegno.

La sindrome della gambe senza riposo ed i movimenti limbici periodici durante il sonno sono trattati con agonisti dopaminergici diretti al momento di andare a letto.

L’eccessiva sonnolenza diurna, correlata all’uso di agonisti dopaminergici diretti può migliorare con la riduzione del dosaggioo o la loro sospensione.
Gli stimolanti come Modafinil ( Provigil ) possono fornire modesti benefici. ( Xagena_2008 )

Comella Cl; Curr Treat Options Neurol 2008; 10: 215-221



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