Aneurisma cerebrale: i pazienti fumatori sottoposti ad embolizzazione endovascolare sono a più alto rischio di recidiva


I fumatori di sigaretta, che sono stati trattati per aneurisma cerebrale con embolizzazione mediante spirale, sono a più grande rischio di sviluppare un altro aneurisma.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Neurosurgery.

I Ricercatori del Jefferson Hospital for Neuroscience a Filadelfia negli Stati Uniti, hanno osservato che esiste un rischio accresciuto di ricanalizzazione ( riapertura ), soprattutto nei pazienti con emorragia subaracnoidea aneurismatica di basso grado e storia di fumo di sigaretta.

Nessuno studio pubblicato in letteratura, aveva finora documentato una correlazione tra la ricanalizzazione dell’aneurisma e la storia di fumo di sigaretta.

I Ricercatori hanno condotto una revisione retrospettiva delle cartelle cliniche di tutti i casi ammessi presso il loro Centro nel 2003 per il trattamento di un aneurisma cerebrale mediante embolizzazione con spirali, detta anche embolizzazione endovascolare.

Nell’embolizzazione endovascolare, un catetere è inserito all’interno dell’inguine e fatto avanzare fino a raggiungere il segmento aneurismatico a livello cerebrale, con successivo posizionamento di sottili spirali a livello dell’aneurisma.
L’organismo reagisce formando dei coaguli ematici attorno alla spirale, bloccando il vaso sede di aneurisma.

Non è stata riscontrata nessuna significativa indicazione che la localizzazione e la dimensione dell’aneurisma, il tipo di spirale e la densità di impacchettamento siano alla base del maggior rischio.

Tra i vari fattori che conducono ad una predisposizione per questi aneurismi cerebrali, il fumo di sigaretta è il solo fattore che è stato identificato in tutte le popolazioni studiate, ed è anche il più facilmente prevenibile.
Anche la quantità di sigarette fumate aveva un impatto sull’aumentato rischio di sviluppare un aneurisma.

Il fumo di sigaretta è stato direttamente correlato ad un aumentato rischio di formazione e di crescita dell’aneurisma intracranico, e nonostante questa evidenza più di un terzo dei precedenti fumatori hanno continuato a far uso di nicotina dopo aver sofferto di un aneurisma, soprattutto i pazienti che hanno iniziato a fumare in età giovanile, e coloro con una storia di depressione o di abuso di alcol.

Tuttavia, nel gruppo dei pazienti esaminati, i Ricercatori non hanno osservato un significativo trend tra cessazione del fumo dopo trattamento dell’aneurisma e l’incidenza di recidive di aneurisma, ma la dimensione del campione non era sufficientemente ampia da avere un significato statistico. ( Xagena_2008 )

Fonte: Thomas Jefferson University, 2008



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